![]() |
LAURA |
“E’ curioso il modo che ha il destino di venire sottoforma di tempo”. Già da queste prime righe, De Silva è riuscito ad attirare la mia attenzione e ad incuriosirmi. La trama del romanzo, lo si intuisce dal titolo, si rivela semplice ma l’autore, con la sua scrittura, penetra l’animo umano nelle sue sfaccettature più recondite e ci porta a conoscere i protagonisti di questa storia nella loro intimità. Al termine della lettura, verrebbe voglia di rileggerlo per potere meglio cogliere gli spunti di riflessione che ne derivano e che spesso sono vicini alla nostra quotidianità.
Diego De Silva è nato a Napoli nel 1964. Oltre a Voglio guardare (2002), romanzo, ha pubblicato il romanzo Certi bambini (2001), premio selezione Campiello, che racconta l’universo difficile di un bambino della sua città, fra la ricerca di una vita normale e l’inevitabile scelta di diventare un killer della camorra. Con linguaggio secco, freddo eppure ipnotico, l’attenzione all’universo dell’adolescenza, ricorrente anche nel suo ultimo romanzo, De Silva smonta tutti i luoghi comuni sul Sud, disegnando un mondo spaventoso che poi è il nostro mondo. Da “Certi Bambini”, libro tradotto in cinque paesi, è stato tratto un film.

Nessun commento:
Posta un commento