giovedì 5 agosto 2010

Marguerite Yourcenar - MEMORIE DI ADRIANO

La saggezza di un vecchio imperatore che dovrebbe ispirare ogni uomo. 
Adriano.
Marguerite Yourcenar, pseudonimo di Marguerite Cleenewerck de Crayencour (Bruxelles, 8 giugno 1903Mount Desert, 17 dicembre 1987), è stata una scrittrice francese. È stata la prima donna eletta alla Académie française.
Nacque da una famiglia franco-belga di antica nobiltà, il padre, Michel Cleenewerck de Crayencour era un ricco proprietario terriero francese, la madre, Ferdinande (Fernande) de Cartier de Marchienne, che rappresentava il ramo belga della famiglia, anch'esso di nobile stirpe, morì dopo dieci giorni dal parto, stroncata dalla setticemia e dalla peritonite, complicazioni dovute alla nascita della bambina. La Yourcenar fu educata privatamente dal solo padre in una villa a Mont Noir nel comune di Saint-Jans-Cappel nel nord della Francia. La bambina si dimostrò subito una lettrice precoce, interessandosi a soli 8 anni alle opere di Jean Racine e Aristofane e imparando a dieci il latino e a dodici il greco. All'età di diciassette anni, a Nizza, Marguerite de Crayencour pubblica sotto lo pseudonimo di "Marg Yourcenar" la prima opera in versi: Le jardin des Chimères; scelse questo pseudonimo con l'aiuto del padre, anagrammando il suo cognome (Crayencour, appunto). Nel 1924, in occasione di uno dei tanti viaggi in Italia, visita per la prima volta Villa Adriana e inizia la stesura dei primi Carnet des Notes per le Mémoires.
Successivamente dà alle stampe La denier du Rêve, un romanzo ambientato nell'Italia dell'epoca. Nel 1937 Marguerite fa un incontro fondamentale per la sua carriera e per la sua vita in generale con Grace Frick, intellettuale americana. Nel 1939, allo scoppio della Seconda guerra mondiale si trasferì negli Stati Uniti d'America e ne prese la cittadinanza nel 1947, pur continuando sempre a scrivere in francese. Negli Stati Uniti insegnò letteratura francese e storia dell'arte dal 1942 al 1950 e dal 1952 al 1953.
Iniziò così un decennio di privazioni, che ella stessa definirà più tardi come il più brutto della sua vita. Questo periodo della sua vita si conclude con la pubblicazione delle Memorie di Adriano, sicuramente il suo libro di maggior successo. A partire da questo momento la Yourcenar comincia una serie di viaggi in giro per il mondo, che conosceranno una pausa solo per l'aggravarsi delle condizioni di salute della sua compagna Grace Frick che la porteranno alla morte. Dopo la morte della compagna di una vita la scrittrice conosce Jerry Wilson, che diventerà presto una delle sue più intense passioni. Purtroppo neanche lui le sopravvive. Marguerite Yourcenar muore presso l'ospedale Bar Harbor di Mount Desert nel 1987.

«Mi sentivo responsabile della bellezza del mondo», dice di sé Adriano, questo personaggio cosí raffinatamente calato nella sua epoca, eppure cosí vicino al tormento di ogni uomo, di ogni tempo, nell'accanita ricerca di un accordo tra felicità e logica, tra intelligenza e fato.

Il capolavoro di Marguerite Yourcenar unisce al cesello perfetto della ricostruzione storica il coraggio di presentare a tutto tondo un grand'uomo, l'altezza del suo pensiero, la disponibilità intellettuale, le intuizioni profetiche, donandoci non già un saggio erudito, ma un libro dei giorni nostri, e dei giorni a venire. Perché, come ha scritto la Yourcenar, «non siamo i soli a guardare in faccia un avvenire inesorabile».
I taccuini di appunti dell'autrice (annotazioni di studio, lampi di autobiografia, ricordi, vicissitudini della scrittura) perfezionano la conoscenza di un'opera che fu pensata, composta, smarrita, corretta per quasi un trentennio. La nota della traduttrice, Lidia Storoni Mazzolani, ci regala la storia di un'amicizia nata lavorando insieme alla versione italiana.


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