mercoledì 25 agosto 2010

Jonathan Coe - LA PIOGGIA PRIMA CHE CADA

LAURA
Immaginate un’anziana signora che, prima di porre fine alla propria esistenza, decida di raccontare ad una non vedente la storia della propria famiglia attraverso tre generazioni. È zia Rosamond, che passerà in rassegna venti fotografie e, tenendole tra le mani, registrerà ciò che vede in semplici cassette da far recapitare ad Imogen, la ragazzina cieca a lei cosi’ cara. Coe ci consegna un romanzo dalla struttura particolare e coinvolgente, accompagnando il lettore a sfogliare non sole le pagine ma, una dopo l’altra, le foto di un album di famiglia. Buona lettura.

Jonathan Coe è nato a Birmingham nel 1961, è sposato e vive a Londra. Ha svolto molte attività: insegnante di Poesia Inglese all'università di Warwick, musicista semiprofessionista, correttore di bozze, giornalista e scrittore freelance. E' considerato uno dei più promettenti talenti narrativi inglesi e si distingue per l'originalità dei suoi racconti e l'acuto spirito contro le contraddizioni della società inglese. E' stato autore di biografie: di Humphrey Bogart e di James Stewart (pubblicate in Italia da Gremese editore). Ha scritto i romanzi: La famiglia Winshaw (Feltrinelli, 1995), Questa notte mi ha aperto gli occhi (The dwarves of death; Polillo editore, 1996), La casa del sonno (Feltrinelli, 1998), L'amore non guasta (Feltrinelli, 2000), La banda dei brocchi (The Rotters' club; Feltrinelli, 2002), Donna accidentale (The accidental woman, 1985; Feltrinelli, 2003). 
La Zia Rosamond non è più. È morta nella sua casa nello Shropshire, dove viveva sola, dopo l'abbandono di Rebecca e la morte di Ruth, la pittrice che è stata la sua ultima compagna. A trovare il cadavere è stato il suo medico. Aveva settantatré anni ed era malata di cuore, ma non aveva mai voluto farsi fare un bypass. Quando è morta, stava ascoltando un disco - canti dell'Auvergne - e aveva un microfono in mano. Sul tavolo c'era un album di fotografie. Evidentemente, la povera Rosamond stava guardando delle foto e registrando delle cassette. Non solo. Stava anche bevendo del buon whisky, ma... Accidenti, e quel flacone vuoto di Diazepam? Non sarà stato per caso un suicidio? La sorpresa viene dal testamento. Zia Rosamond ha diviso il suo patrimonio in tre parti: un terzo a Gill, la sua nipote preferita; un terzo a David, il fratello di Gill; e un terzo a Imogen. Gill e David fanno un po' fatica a capire chi sia questa Imogen, perché prima sembra loro di non conoscerla, poi ricordano di averla vista solo una volta nel 1983, alla festa per il cinquantesimo compleanno di Rosamond. Imogen era quella deliziosa bimba bionda venuta con gli altri a festeggiare la padrona di casa. Sembrava che avesse qualcosa di strano. Sì, era cieca. Occorre dunque ritrovare Imogen per informarla della fortuna che le è toccata. Ma per quanti sforzi si facciano, Imogen non si trova. E allora non resta - come indicato dalla stessa Rosamond in un biglietto - che ascoltare le cassette incise dalla donna... 

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