venerdì 6 agosto 2010

I CONSIGLI DI LAURA

ROY LEWIS - Il più grande uomo scimmia del Pleistocene

"Il libro che avete tra le mani è uno dei più divertenti degli ultimi cinquecentomila anni". Così Terry Pratchett definisce questa anacronistica e simpatica avventura di un gruppo di primitivi che il lettore potrà seguire nelle loro prime scoperte di pratico uso quotidiano, fino all'istituzione del matrimonio. Le pagine, una dopo l'altra, se da un lato suscitano il sorriso, senza mai essere banali, dall'altro riescono anche a far riflettere e senz'altro a stimolare paragoni con la nostra vita "moderna".
 PIERO CHIARA - I giovedì della signora Giulia.

Se cercate un libro leggero da mettere in valigia o da leggere in un pomeriggio estivo di relax, vi suggerisco "I giovedì della signora Giulia". Potrete seguire le indagini del commissario Sciancalepre alla ricerca della moglie dell'avvocato Esengrini in una piccola città di provincia anni '50. La scrittura, semplice e scorrevole, ritrae personaggi che accompagneranno il lettore fino all'ultima riga, stimolandolo a terminare il racconto per scoprire il colpevole...
BENEDETTA CIBRARIO
Sotto cieli noncuranti
Matilde ha dodici anni. Non sopporta i guanti spaiati e compie piccoli, bizzarri rituali per addomesticare la realtà, per darle un ordine. È un dicembre torinese, pieno di neve e di ombre. Pochi giorni prima di Natale, il padre di Matilde, il magistrato Giovanni Corrias, è chiamato a indagare sul caso di un bambino morto in circostanze misteriose. Mentre avvia i primi accertamenti e formula le prime ipotesi sua moglie viene investita da un'auto, ed è come se la sorte disegnasse una sua geometrica contemporaneità. 

Al colpo durissimo il magistrato risponde facendo leva sul senso del dovere e della professione, aggrappandosi alle indagini in corso. Violaine, una giovane poliziotta laureata in psicologia, lo aiuta a ricostruire la sequenza dei fatti. Matilde, intanto, osserva gli adulti e il loro dibattersi alle prese con la fragilità dell'esistenza. Con ostinata tenerezza si domanda in che maniera curare il dolore del padre e delle sorelle, nella convinzione che spetti a lei tentare di aggiustare quello che si è improvvisamente rotto, e alla geometria oscura della morte se ne sovrappone un'altra, luminosa e impalpabile.  

 FRANCESCO RECAMI
Il ragazzo che leggeva Maigret
Giulio, detto Maigret perché delle inchieste del commissario è un accanito collezionista, vive nella tenuta dei San Vittore. Il padre è il fattore della proprietà, la madre è una cuoca esperta di raffinatezze casalinghe. Quasi di fronte a ogni evento, Giulio-Maigret si domanda come si comporterebbe il commissario, ma il processo mimetico non è mai in lui totale al punto di annullare la distanza dal suo eroe di carta: il ragazzo è sempre vigile a non perdere il senso di realtà. Ma un giorno, vuoi per l'incertezza dell'alba invernale, vuoi perché la noia del paesino è divorante, vuoi perché l'episodio è particolarmente vivido e singolare, il piccolo Maigret non riesce più a sottrarsi alla sensazione di un vero mistero. Un uomo ha buttato qualcosa di ingombrante nel canale, proprio in prossimità della chiusa; e quell'uomo è salito trafelato e guardingo sullo stesso pullman che sta portando il piccolo Maigret a scuola, ed è sospettosamente coperto di un lacero impermeabile sul vestito elegante. Giulio-Maigret dimenticherebbe, ma da quel momento i fatti, le coincidenze lo incalzano: insomma, proprio come accade al vero Maigret, nella banale atmosfera quotidiana si respira qualcosa di nuovo che accende l'intuito. 
LAURA
E che introduce in una "storia confusa di soldi, di cadaveri inesistenti, di paura e di maialini senza coda" piena di personaggi che risultano tanto sorprendentemente bizzarri quanto erano all'inizio sorprendentemente quotidiani.                     
                                                               

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